Vieni avanti, bollino!

2 Dicembre, 2018 | Autore : |

In queste ore, rese più effervescenti dalla bagarre elettorale in corso per l’elezione dei CCOOAA, impazza la polemica per la proposta del neo presidente della commissione bicamerale d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, di applicare un “bollino blu antimafia” ai professionisti.
E se volessimo cogliere il messaggio rilanciandolo con una provocazione? Vogliamo creare un sistema di “bollinatura” della committenza? Mi spiego.
Come a tutti noi noto, il sistema creditizio ed assicurativo si avvale ormai di potenti strumenti di valutazione preventiva dei contraenti, costituiti da banche dati che, di fatto, estromettono dalla possibilità di avvalersi dei servizi bancassicurativi i soggetti protagonisti di inadempimento.
Sul versante delle professioni, pare, invece, che gli unici crediti che sono al centro delle ansie e delle preoccupazioni di chi mantiene le fila del sistema ordinistico siano quelli formativi, tra l’altro gestiti, di fatto, in maniera del tutto difforme dalla norma che disciplina il sistema di aggiornamento professionale degli avvocati, quindi nella più totale illegalità.
Orbene, fra bollini, punti latte e banane, potrebbe essere il caso di pensare ed attuare un sistema che monitori l’attendibilità economica di chi si accinge ad avvalersi dei servizi legali. Potrebbe essere molto utile, per il professionista, accedere ad una banca dati dalla quale trarre l’informazione che quel determinato cliente ha lasciato pendenze ed insoluti presso altri colleghi. La banca dati sarebbe, ovviamente, alimentata da tutti gli avvocati, con attribuzione del potere di vigilanza sulla correttezza del conferimento dei dati ai CCOOAA. Dette informazioni potrebbero influenzare le politiche di pagamento del compenso, con sensibile riduzione del rischio di insolvenza. Un bel bollino nero. E, ahinoi, c’è la quasi certezza che il record assoluto di bollini neri sarebbe senza dubbio detenuto dalle pubbliche amministrazioni, soprattutto per i ritardi indegni nella corresponsione dei compensi legali.
Sarebbe ora, inoltre, di attribuire all’avvocato diritto di ritenzione sulle somme percepite in nome e per conto di clienti, laddove insolventi. O no? Non se ne può parlare…gli unici crediti di cui vi interessa sono quelli tarocchi che erogate per passerelle e sfilate elettorali varie… E allora…vieni avanti, bollino
Avv. Giuseppe Fera – Presidente nazionale NAD

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