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Eh no, caro Michele Vaira,
troppo comodo dirlo ora, dopo aver sostenuto chi quell’operazione scellerata l’ha portata avanti. “Il dubbio” non è l’house organ degli avvocati, ma dei padrini degli avvocati. OCF non è il rappresentante politico degli avvocati, ma dei padroni degli avvocati. Non possiamo sempre cadere dal pero, non si possono sfuggire le proprie responsabilità politiche, con prese di posizione tardive e pavide, che non vanno a fondo delle questioni.
Chi lo ha voluto “Il dubbio”? Lucignano? No, si tratta di un avvocato che ha un nome ed un cognome: Andrea Mascherin. Questo giornale è l’house organ della premiata ditta Mascherin & Orlando, soci in affari e in politica. Non potete fermarvi sempre ai pesci piccoli, non potete rinnegare le vostre responsabilità.
Andiamo a fondo, andiamo oltre. Abbiamo un Consiglio Nazionale Forense autoritario, vorace, predone ed inetto, venduto ed asservito a questo Ministro della Giustizia, ovvero ad un uomo che non ha nemmeno i titoli per fare il tirocinante negli studi legali e che non sa nulla di diritto. Per anni questo tale Mascherin ha raccontato che il Ministro Orlando, questo passante del diritto, fosse un amico degli avvocati, ma SOLO perché era amico SUO.
Orlando ha concesso a Mascherin di farsi un ricco ed illegittimo stipendio, di fare un giornale per la propaganda politica utile agli sponsor del Mascherin stesso, di ignorare le questioni aperte, sanguinose, laceranti vissute dall’avvocatura italiana. In cambio ha avuto servile ed ossequioso trattamento dalla quasi totalità degli avvocati italiani.
Per farti capire quanto NAD considerasse Orlando, al Congresso Nazionale Forense ce ne siamo andati PRIMA che parlasse, tanto lo ritenevamo insignificante, come giurista e come politico parolaio. Lo avreste dovuto fare TUTTI, invece siete rimasti lì, a spellarvi le mani in applausi dal gusto fantozziano.
Bene, meglio tardi che mai. Che si fa? Si fa una lotta per dire a questo arrogante e vorace Presidente del CNF che così non va? Che occorre invertire TOTALMENTE la rotta? Che l’avvocatura italiana sta morendo di inedia, di malaffare, di corruzione, di insignificanza politica, che la querelle sui finanziamenti dell’OCF è l’ennesima vergogna? Si dice a chiare lettere che il Congresso Nazionale Forense attualmente conta meno di zero? Si ragiona finalmente di un governo politico autorevole, coeso, credibile, eletto a suffragio capitario, che abbia potestà vincolante sulle mille voci che arbitrariamente assumono di rappresentare l’avvocatura, incluse la mia e la tua?
Perché se si fa questo, caro Michele, se si ha il coraggio e la dignità di destituire il tiranno, possiamo dirci seri e credibili nel criticare le sue azioni. Diversamente amico mio… è solo fuffa.
Avv. Salvatore Lucignano