Obbligo rimborso delle spese per il praticante avvocato, eliminazione della incompatibilità fra professione e lavoro dipendente, eliminazione dell’obbligo di iscrizione alla cassa di previdenza forense, accordo avvocato cliente per il compenso per la prestazione professionale. Sono alcuni dei contenuti della proposta di legge AC 2030 approdata pochi giorni fa, nel silenzio generale, alla Commissione giustizia ed avente lo scopo di modificare la nostra legge professionale . Contenuti che, finalmente, vanno nella direzione di modernizzare la professione e che ricalcano, almeno nello schema generale indicato nell’unico articolo di cui si compone la proposta, le battaglie di cui Nuova Avvocatura Democratica si fa promotrice dal momento della sua costituzione. Fa riflettere il silenzio che ha accompagnato la proposta. Proprio ieri Ocf ha incontrato Ordine, Delegati Congressuali, Delegati di Cassa Forense e Associazioni a Napoli ma nessun cenno, almeno nella parte dei lavori che ha visto coinvolte le associazioni, a questa proposta. Un silenzio voluto o, cosa ancor più grave, un silenzio dettato dalla non conoscenza dell’esistenza del testo? Nuova Avvocatura Democratica diffonderà la proposta con ogni mezzo, in modo che i Colleghi possano conoscerla sollecitando il dibattito intorno ad essa. Con l’auspicio che i nostri rappresentanti possano cogliere l’occasione di cambiamento che ci viene offerta facendosi parte attiva affinché la proposta possa trovare attuazione.