E’ uno degli aspetti che più mi hanno irritato (uso un eufemismo), nel corso della mia attività politica forense, in questi tre anni di impegno. Si tratta della famosa esortazione degli ignavi e degli inerti: “eh ma tu non devi dire le cose che fanno le istituzioni forensi… li devi denunciare alla magistratura”. E’ una frase ricorrente, che molti ignavi mi hanno rivolto in questi anni, a cui penso spesso, e che inevitabilmente mi fa molto arrabbiare. Mi fa arrabbiare per varie ragioni, che cerco di sintetizzare.
N. 1. L’ignavo o l’inerte che invita alle azioni giudiziarie contro le illegittimità del regime dell’istituzionalizzazione forense, quasi sempre è un ignavo e un inerte. Non di rado si tratta di un sostenitore e complice di quel sistema, che cerca di sfruttare a proprio vantaggio, nonostante sia pronto a criticarne le inadeguatezze, ma solo quando è in compagnia dei veri oppositori. Quando invece è negli ambienti istituzionali, si trasforma in un convinto assertore della necessità di ordine, decoro, e grandezza delle istituzioni, al fine di ottenerne incarichi, nomine e prebende.
N 2. Portare la lotta politica nelle aule giudiziarie, in special modo quando si tratta di politica di categoria, va vista sempre come una extrema ratio. L’avvocatura italiana di questi anni, in un mare di miseria morale ed intellettuale, ha visto anche in questo settore una serie di opinioni e atteggiamenti francamente sconcertanti. “I ricorsi sono il male dell’avvocatura”; “se agiamo in modo illegittimo dimostratelo: fate ricorso!”; “i ricorsi non si fanno, perché la politica li usa contro gli avvocati” ecc. ecc. Tutto e il suo contrario. Se fai ricorso sei nemico dei colleghi, se provi a dire alle istituzioni che si comportano da ladri e da mafiosi sei inopportuno, se non li denunci, magari perché pensi che siano colleghi, sei reticente. Pietre, solo pietre. Che tu sia bello o brutto, diceva qualcuno, ti tirano le pietre.
N. 3. L’invito dell’inerte o dell’ignavo fonda quasi sempre sull’inerzia e sull’ignavia. Colui che ti dice, con piglio maschio e sicuro: “ma se io avessi la tua certezza di tutto ciò che denunci politicamente… andrei alla Procura della Repubblica”, molto spesso è proprio quel vigliacco che sa benissimo tutte le cose che vengono denunciate politicamente e non ci pensa nemmeno per un istante ad andare a denunciarle alla Procura della Repubblica. Il più classico: “fate quello che dico, ma non quello che faccio”.
N. 4. Denunciare un regime è gravoso. Sul piano economico, pratico, morale. Sfidare il potere nelle aule di giustizia italiana non è facile, anche perché la giustizia è giusta solo nei film americani, mentre nella realtà reale è tutto un altro paio di maniche. La situazione dell’avvocatura italiana vive una commistione tra protagonisti politici e giudici ancora più gravosa per chi contrasta il regime, perché nel nostro caso, coloro che violano le regole, che rubano i nostri soldi, che abusano dei propri incarichi, sono anche gli stessi che devono giudicare del loro stesso operato. Una commistione che giunge alla consustanzialità. Difficile da affrontare, fidatevi.
E dunque, anche se i fiancheggiatori del regime ci sfidano a fare cause e denunce contro i loro padrini, noi abbiamo la coscienza tranquilla. Andiamo avanti, consapevoli che tra la denuncia politica e quella giudiziaria passa una differenza che nessuno può imporre di annullare. Sappiamo che le istituzioni forensi italiane vivono grazie all’immunità e all’impunità che vantano presso la giustizia di questo paese, e siamo consapevoli che solo andando oltre la lotta politica potremo forse ottenere un ripensamento delle scelte più abiette compiute dai nostri “colleghi” in questi anni, ma si tratterà di scelte dolorose, che lasceranno macerie.
Naturalmente gli ignavi saranno lì, pronti ad elogiare con molti “avete vinto, siete stati grandi, esattamente ciò che vi dicevo di fare da anni”. Al momento però no, non li vediamo impegnati al nostro fianco. Sono troppo impegnati a lodare e sostenere quegli uomini che ci invitano a denunciare.
Penitenziagite. Downshifting is the way.