DOCUMENTO DELEGAZIONE NAD INCONTRO COA NAPOLI 30/01/2017

30 Gennaio, 2017 | Autore : |

 

NUOVA AVVOCATURA DEMOCRATICA – N.A.D.

Spett.le Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli

 

L’associazione Nuova Avvocatura Democratica, dal 27 gennaio, sta portando avanti l’iniziativa “digiunare per sensibilizzare”, consistente nello sciopero della fame praticato da alcuni suoi soci e da un presidio permanente, posto dinanzi al Tribunale di Napoli, all’ingresso lato Porzio. Tale presidio vede gli avvocati Giuseppe Scarpa e Ciro Sasso quali responsabili della sua effettiva esistenza e prevede la presenza ininterrotta in loco.

Orbene, di tale iniziativa il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli era stato informato, già da settimane. A parte lo scherno e l’incredulità sulle effettive volontà dei nostri soci, nessuna iniziativa seria ha teso a prevenire o impedire l’iniziativa, così estrema, e pericolosa per i colleghi che la stanno mettendo in pratica.

Solo a seguito dei ricoveri forzati di alcuni nostri colleghi, provati dal freddo e dalla fame, con colpevole ritardo, il Presidente del Consiglio dell’Ordine di Napoli, Avv. Armando Rossi, ha convocato l’associazione Nuova Avvocatura Democratica presso il Consiglio dell’Ordine di Napoli, senza peraltro tenere in alcun conto le motivazioni di questa gravosa iniziativa.

Nuova Avvocatura Democratica manifesta contro l’avidità, l’arroganza e l’immoralità delle istituzioni forensi italiane, che di fronte alla fame, alla disperazione, all’impossibilità di svolgere la professione che sta colpendo decine di migliaia di colleghi, non trovano di meglio da fare che appropriarsi dei soldi di quei colleghi, per concedersi arbitrarie, vergognose ed illegittime indennità, prebende, gettoni di presenza, che costano all’avvocatura italiana milioni di euro all’anno.

Nonostante le notizie di stampa sulle condizioni critiche di alcuni colleghi che stanno continuando a portare avanti l’iniziativa, né il Consiglio Nazionale Forense, né la Cassa di Previdenza Forense, hanno speso una sola parola in merito.

Quanto al confronto offerto dal Consiglio dell’Ordine di Napoli, esso attualmente è chiaramente destituito di alcuna credibilità. Stante l’asserita e forte contrarietà del Consiglio alle prebende legate all’esercizio delle cariche rappresentative interne alla categoria, Nuova Avvocatura Democratica legittimamente chiede che detto Organo dia luogo, ad horas, ad iniziative concrete e doverose, a pieno titolo rientranti nei compiti propri del Consiglio, tese ad ottenere la rinuncia immediata di qualsiasi indennità e gettone di presenza da parte degli esponenti napoletani che siedono in seno agli Organismi rappresentativi forensi.

Il Consiglio dell’Ordine di Napoli attualmente, stante la sua colpevole inerzia, e la distanza poco onorevole tra proclami e sbandierate delibere, da un lato, ed azioni politiche concrete, dall’alto, non è per Nuova Avvocatura Democratica un interlocutore affidabile.

 

 

 

 

La nostra associazione ha infatti più volte indicato al Consiglio alternative concrete, capaci di restituire autorevolezza all’Organo, e dunque di riconquistare il rispetto dei nostri soci, attualmente perduto. Le riproponiamo, pubblicamente, attraverso questo documento, che stamane consegniamo al Presidente, Avv. Armando Rossi, perché sia allegato agli atti del Consiglio:

  1. Indire ad horas un’assemblea degli iscritti all’Ordine di Napoli, mettendo in discussione la natura onorifica o professionale delle cariche rappresentative, discutendo con la classe le iniziative da adottare sul tema ed invitando i rappresentanti istituzionali napoletani a presenziare e a dichiarare ai colleghi la propria posizione sul tema, inclusa la percezione o meno di indennità e gettoni di presenza;
  2. Stante l’asserita contrarietà del Consiglio ad ogni forma di indennità che snaturi la natura onorifica delle cariche rappresentative, l’immediata convocazione del proprio rappresentante in seno al Consiglio Nazionale Forense, perché renda conto ufficialmente, al Consiglio ed agli iscritti, delle proprie posizioni in merito;
  3. L’abbandono di tutti quei contesti istituzionali i cui esponenti, ignorando e deridendo le iniziative di dissenso verso la professionalizzazione delle cariche forensi, continuano ad appropriarsi del denaro dei nostri colleghi, per costruirsi cospicui stipendi, pur mascherati con altro nome;
  4. La richiesta di dimissioni immediate per tutti gli avvocati italiani che non rispettino la natura onorifica delle cariche rappresentative, percependo indennità di carica e lauti gettoni di presenza.

 

In assenza di azioni concrete, la nostra iniziativa andrà avanti, con tutti gli inevitabili rischi e conseguenze a cui i colleghi che stanno praticando il digiuno sono esposti.

Precisiamo che attualmente le condizioni degli avvocati Ciro Sasso e Giuseppe Scarpa, critiche e preoccupanti, non hanno consentito la prosecuzione del presidio notturno, ma che tale presidio è soltanto sospeso.

Napoli, 30 gennaio 2017

Avv. Rosaria Elefante, Presidente Nazionale di Nuova Avvocatura Democratica

 

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