NAD ESIGE PROPORZIONALITA’ DELLA CONTRIBUZIONE PREVIDENZIALE.

4 Maggio, 2017 | Autore : |
 
Due giorni fa, come avevamo annunciato, la nostra associazione ha avuto un incontro con il Presidente del COA di Napoli, il collega Armando Rossi. La delegazione vedeva la mia presenza, quella della nostra presidente nazionale, Rosaria Elefante, del tesoriere nazionale, Giuseppe Fera, e della socia Roberta Riccio, in rappresentanza dei nostri tesserati.
 
Ho personalmente illustrato al Presidente Rossi le posizioni della nostra associazione in merito ai passaggi che scandiranno i prossimi 10 giorni della vita politica forense napoletana.
 
In particolare NAD ha ribadito di non essere disposta ad accettare una discussione che, in relazione ai minimi contributivi slegati dal reddito, si ponga il problema di una fantomatica “sostenibilità” del sistema, sic rebus stantibus. NAD ha già detto che il sistema va cambiato, rendendo la contribuzione previdenziale, rispettivamente:
 
1. PROPORZIONALE AL REDDITO;
2. PROGRESSIVA RISPETTO AL REDDITO.
 
Abbiamo anche chiarito che l’assemblea degli iscritti che si terrà nel Foro di Napoli l’11 maggio prossimo NON è la “nostra” assemblea, quella per cui abbiamo raccolto oltre 1500 firme, già validate e confermate. La nostra assemblea prevede un UNICO punto all’ordine del giorno: il pronunciamento dei colleghi napoletani sulla volontà di permanenza dei minimi contributivi slegati dal reddito all’interno del nostro ordinamento.
 
L’interlocuzione con il Presidente Rossi è stata estremamente cordiale, ma senza possibilità di fraintendimenti. NAD parteciperà all’assemblea dell’11 maggio, con tutto il proprio peso, di consenso e di presenze, SOLO se detta assemblea conterrà una specifica mozione che chieda ai colleghi napoletani di proncunciarsi sull’Ordine del Giorno che ha raccolto il consenso di oltre 1500 iscritti. Su tale ordine del giorno ho nuovamente offerto al Presidente Rossi la possibilità di una mozione unitaria, dell’intero Foro napoletano, dichiarando la mia disponibilità alla partecipazione della sua redazione.
 
I principi che Nuova Avvocatura Democratica sta portando avanti, espressi anche nella vertenza con la Cassa Forense, durante il mio confronto con il Presidente Luciano, avvenuto il 21 aprile scorso, non sono trattabili. Rappresentano punti irrinunciabili della nostra azione politica. Vogliamo che su tali principi i colleghi napoletani, nolani, livornesi, e di tutti gli altri fori in cui lavoreremo per far indire assemblee degli iscritti, si esprimano.
 
Lasciamo ad altri la valutazione della fantomatica “sostenibilità”. Questa parola non ci appartiene, né ci interessa. In tema di previdenza va semplicemente fatto ciò che è giusto e che gli avvocati italiani pretendono. Stabiliti i giusti principi del sistema previdenziale, nell’ambito di quei principi, si faranno i conti. Laddove un sistema giusto ed equo non sia sostenibile, senza aiuti da parte della fiscalità generale, il compito di trovare le adeguate soluzioni al problema sarà dello Stato italiano, non certo degli avvocati più poveri, più giovani e più deboli.
 
Nuova Avvocatura Democratica è il soggetto politico che libererà quei colleghi dalle attuali vessazioni in materia di contributi slegati dal reddito e su questo non concederemo nulla, perché si tratta di un patrimonio che appartiene ai nostri colleghi, vessati e sfiniti. NAD si limita a rappresentare quelle sofferenze, non ha né la volontà, nè la capacità, di svenderle. Le svendite dei principi le lasciamo ai professionisti della politica dei saldi.
Napoli, 04/05/2017
IL SEGRETARIO NAZIONALE
Avv. Salvatore Lucignano

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