La sentenza della Cassazione a sezioni unite 32781/2018 tiene banco in questi giorni scuotendo alle fondamenta la comunità degli avvocati italiani.
In coerenza con la ratio della “Falanga” e per la stessa strutturazione della norma, l’interpretazione data dagli ermellini appare del tutto convincente, applicando da subito la regola dell’ineleggibilità (rectius incandidabilità) per coloro che abbiano svolto due mandati consecutivi come consiglieri, anche nel caso in cui i mandati siano stati svolti nel lasso temporale anteriore all’entrata in vigore della legge.
Avvilente e definitivamente “epifanica”, invece, è stata la reazione dell’area profonda dell’ordinocentrismo assoluto, di quelli che, per intenderci, si sacrificano da lustri per rendere possibile l’attuale età dell’oro dell’avvocatura italiana, funestata appena da un crollo drammatico dei redditi e delle competenze, seguito dalle inevitabili cancellazioni di massa per inedia.
Ebbene questi campioni, sulle orme della potente “regina vergine”, artefice dell’avvio del dominio inglese nei secoli, si esibiscono in queste ore in acrobazie logiche arrivate sino al punto da evocare vere e proprie categorie dogmatico/religiose.
Picco massimo di dette manifestazioni è senz’altro la teoria della “transustanziazione” del novello Alessandro III, al secolo Rolando Bandinelli, il collega detentore della Presidenza del Coa di Genova, Sandro Vaccaro, secondo il quale i COA, con l’entrata in vigore delle legge 247/2012, sono divenuti un “quid novi” rispetto a quello che erano prima dell’entrata in vigore della nuova legge professionale.
Il recupero di quel decoro evocato troppo spesso senza alcuna coerenza imporrebbe un passo indietro, senza se e senza ma, da parte di tutti i colleghi reduci da due o più mandati pregressi.
Sta a loro la scelta se coprire ancora una volta di ridicolo la categoria, rendendo commissioni elettorali ed aule di giustizia teatro di uno scontro senza precedenti o dare per una volta sostanza concreta a quel sacrificio per la rappresentanza evocato ma raramente praticato.
E’ l’ultimo treno per “Decoro town”. Sta a voi scegliere se montarci su…