INTERVENTO ALL’ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEGLI ISCRITTI DEL FORO DI NAPOLI DEL 20.11.18

20 Novembre, 2018 | Autore : |

Nuova Avvocatura Democratica guarda con favore alliniziativa del Consiglio dellOrdine che ha convocato lodierna assemblea per il confronto con gli iscritti in un momento che vede lennesimo attacco frontale ai diritti fondamentali dellindividuo ed alla agibilità della difesa tecnica in sede processuale.

Ritiene, al contempo, che tali iniziative abbiano in lalto rischio di ridursi a meri peana estemporanei se non trasfuse in iniziativa politica forte, unitaria e radicale.

Il dato emotivo nella categoria è evidente. Il prospettato intervento normativo in tema di prescrizione nel processo penale, con il congelamento sine die della stessa, ha colpito nel profondo la categoria che ha reagito, come purtroppo spesso accade, in maniera pulviscolare laddove occorreva una voce unica, forte, autorevole, rappresentativa.

Ognuno a suo modo, ha cercato di offrire un contributo per stigmatizzare l’atteggiamento del Ministro ed il contenuto della riforma.

L’Unione delle Camere Penali ha reagito con la proclamazione di un’astensione, che anche per la sua durata, non credo possa manifestare all’esterno – verso la società civile – nulla più che un sentimento di fastidio da parte della categoria per la norma in discussione.

Grazie anche ad una narrazione tossica da parte dei media, che dipingono la Classe con tratti farseschi e senza alcun accenno alla rilevanza della funzione dellAvvocatura nella difesa dellindividuo dal sopruso di Stato, si rischia di offrire l’idea di un interesse alla difesa di interessi corporativi e non ai diritti dei cittadini. Mediaticamente siamo nulla disperdendo risorse nella pubblicazione di un giornale non letto da nessuno e figlio di unoperazione politica indegna.

Ha ragione il Presidente Caiazza, allorquando afferma che occorre un immediato cambio di passo per far comprendere al paese che le lotte degli avvocati sono lotte di civiltà e che le nostre battaglie hanno come obiettivo caratterizzante la difesa dei cittadini TUTTI dalle derive illiberali dei governi soprattutto in un periodo storico in cui si ventila lidea che lalienazione di diritti possa garantire maggiore crescita economica e maggiore sicurezza.

NON CI STIAMO! LAVVOCATURA NON PUÒ CHINARE IL CAPO DAVANTI A TALE BESTIALITÀ. NON VÈ GIUSTIZIA OVE SI ALIENANO DIRITTI, È UN PRINCIPIO NON NEGOZIABILE.

Se questo è lo scopo di questa battaglia – e non si può, onestamente, credere ve ne sia un altro – bisognerà fare ricorso a metodi radicali, anche estremi, anche in violazione della legge A SALVAGUARDIA DEI DIRITTI.

Astensione ad oltranza ovvero cicli di astensioni “random”, proclamate senza il rispetto dei termini di legge.

Non servono marcette in toga o funerali da teatro, serve una battaglia condotta con i metodi della politica.

Il rischio è farci scrivere addosso norme inique o riforme, anche del processo civile, da parte di chi non ha mai visto unaula di Giustizia, per poi farci additare, allennesimo fallimento, come sabotatori del giusto processo.

Serve uno scontro frontale, per il quale occorre l’unità POLITICA della categoria CHE NON PUÒ NON PRETENDERE LA PARITÀ AL TAVOLO DELLE RIFORME. NELLE AULE DI GIUSTIZIA LAVVOCATURA NON È OSPITE OCCASIONALE!

Vi ringrazio.

CERCA