NAD IN VIAGGIO. PROSSIMA TAPPA: NAPOLI, L’INNOVAZIONE NELLA PROFESSIONE FORENSE.

30 Gennaio, 2018 | Autore : |
 
Nel corso del convegno di ieri abbiamo ottenuto molte informazioni. Ad esempio abbiamo saputo che all’interno di Cassa Forense, la commissione, richiesta da NAD il 21 aprile 2017, volta a studiare possibili sistemi previdenziali alternativi, effettivamente sarebbe stata istituita e sarebbe peraltro guidata da un delegato di “opposizione”, il collega Marcello Adriano Mazzola. Ovviamente in queste ore verificheremo il dato, ma ciò che importa è che il tema della proporzionalità e progressività della contribuzione sia ormai divenuto argomento di dibattito all’interno dell’istituzione.
 
I colleghi che non sanno di politica fanno fatica a capire quanto sia difficile, per NAD, caricarsi sulle spalle il peso dell’avvocatura di base, tramutando le istanze della pancia in iniziative politiche concrete. Nelle scorse settimane vi avevamo detto che il nostro orizzonte operativo, fatalmente, deve spostarsi al prossimo Comitato dei delegati. Le elezioni dei delegati alla Cassa Forense dovranno essere il nostro banco di prova. Dovremo riuscire ad ottenere un Comitato più vicino alle nostre istanze, ma per farlo non basta vagheggiare, né chiedere: occorre combattere ed essere credibili, come alternativa di governo. Occorre studiare, dimostrare di poter stare nelle istituzioni in modo serio, occorre dare garanzie di saper governare.
 
Il dibattito di ieri è stato molto utile. NAD si è confermata come l’avanguardia associativa più radicale, ma allo stesso tempo più credibile per portare nelle istituzioni forensi una dialettica fondata sulle idee e sulle proposte. Tutto ciò non ferma la nostra azione radicale. Abbiamo informato il collega Francesco Notari, con cui peraltro è stato piacevolissimo confrontarsi, che ad aprile saremo nuovamente a Roma, per GOOD MORNING VIETNAD. Noi non rinunceremo a manifestazioni di piazza, non smetteremo di parlare al paese, per raccontare il disagio insopportabile dell’avvocatura di base. Ciò che ci differenzia dagli altri è che sappiamo governare i problemi, abbiamo soluzioni credibili, siamo in grado di sostenere la dialettica politica.
 
NAD è l’unica associazione nata attorno alle nuove forme di comunicazione socialica che abbia portato gli avvocati radicali nel governo delle istituzioni. Noi non scriviamo post su facebook, noi facciamo politica. Certo, il cammino del cambiamento passa inevitabilmente dagli appuntamenti elettorali. Stando fuori si possono fare solo vignette, disegnini, fotine e post su facebook. Noi siamo convinti che i nostri colleghi, quelli che ci danno fiducia e sostegno, meritino di più. Siamo convinti che nelle istituzioni forensi si debba entrare, che le sfide del governo vadano accettate, che il cambiamento vada costruito, non vagheggiato.
 
NAD sta insegnando agli avvocati di base a ripudiare la puerile retorica dell’odio verso il potere, spingendo la parte più matura di quella parte dell’avvocatura verso la canalizzazione delle proprie forze, in un progetto associativo che ogni giorno aggiunge nuova credibilità alla propria esperienza.
 
Ovviamente noi non possiamo farlo senza di voi. Non possiamo diventare grandi se voi non ci fate grandi. Non possiamo diventare leader se voi non entrate in NAD e ne divenite leader. Certo, è difficile militare, avere coscienza di sé, conoscere i propri limiti, culturali e politici, godere nel fare volantinaggio, non pensando di essere pronti per il Parlamento, solo perché incensati da quattro o cinque colleghi. Ci vuole cultura per stare insieme, in un grande progetto, rinunciando a brandelli di inutile visibilità, ci vuole grande cultura politica.
 
Noi continuiamo il nostro percorso. Vogliamo costruire un’associazione nazionale, radicata in tutta Italia, che tenga al proprio interno centinaia di colleghi, che si apra all’avvocatura tutta, che fondi il proprio impegno su un modo nuovo, rivoluzionario, di vedere la politica forense. Sappiamo che ci vorranno anni, sappiamo che sarà un percorso difficilissimo, in cui saremo osteggiati da tutti coloro che odiano il cambiamento e la buona politica, ma siamo certi che le nostre scelte siano le più serie e responsabili e che gli avvocati italiani, nel corso del tempo, ci apprezzeranno sempre di più.
 
NAD ormai non concede più alcuna interlocuzione ai fenomeni da baraccone. Spingiamo i colleghi ad uscire dalla dimensione del chiacchiericcio social, gli chiediamo di parlare con i numeri, i voti, i documenti. Abbiamo messo un muro tra noi ed ogni forma di egotico disagio, perché abbiamo da lavorare. A differenza di altri, non spammiamo, non tagghiamo, non abbiamo più voglia, né tempo, di dedicare attenzione al nulla.
 
Gli avvocati chiedono fatti, risposte, impegno, azione. Stiamo già organizzando il nostro prossimo evento, che si terrà a Napoli, parlerà di innovazione nella professione, sarà probabilmente il più grande evento che NAD abbia organizzato fino ad ora. Vogliamo fare le cose in grande, ci impegneremo tanto e tutti i colleghi che vorranno dare un contributo, ideale o logistico, saranno graditissimi compagni di viaggio in questa nuova avventura. Speriamo di poter realizzare questo progetto entro la fine di marzo. Ce la metteremo tutta, perché i colleghi meritano impegno, serietà, non chiacchiere.
Il segretario nazionale

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