I POLITICI FORENSI DI VALLOMBROSA

15 Ottobre, 2016 | Autore : |

Sono come i tre ragionieri della filastrocca di Gianni Rodari: essi ragionavano su una rosa, e dicevano “non è un formaggio”; “non è un ortaggio”; “no, assolutamente… non è un limone”, è questo costituiva l’unico modo perché tutti avessero ragione. Eh si, era un genio Gianni Rodari. Ricordo bene che quando frequentavo la seconda elementare, la nostra scuola doveva darsi un nome e fummo noi bambini quelli chiamati a dire la nostra. Scegliemmo Gianni Rodari e mettemmo in scena una delle sue splendide favole: voci di notte, se non ricordo male. Allora io divoravo le sue favole e le sue filastrocche, e lo faccio anche oggi, perché quelle favole sono sempre istruttive.

I nostri politici forensi sono così: sono non politici che fanno i politici. Sono “scrutatori non votanti”, come li definisce quell’altro genio di Samuele Bersani. Sono uomini che parlano degli esiti dei Congressi, cercando colpevoli, ma non si sono candidati. Sono individui che pontificano sul valore delle associazioni forensi, ma non sono associati, sono coloro che lamentano l’assenteismo alle elezioni e che non votano. Cantori dei propri fallimenti, esempi plastici dell’impotenza e dell’inadeguatezza, novelli malriusciti, secondo l’immortale definizione del divino Federico, si lanciano in dibattiti in cui prescindono dall’unico punto che dovrebbe essere irrinunciabile, per poter apparire credibili: il valore di se stessi, delle proprie inazioni, della propria incapacità progettuale e di aggregazione.

I politici forensi di Vallombrosa sono così: parodie umane e politiche, mestieranti dell’inconcludenza, fulgidi esempi di un moralismo manicheo, in cui loro rappresentano sempre il bene, non essendo – per definizione – mai in discussione. Discettano, pontificano, prospettano e progettano, muovono eserciti di cartapesta e voti di burro, si siedono ai tavoli delle trattative con mandati di marzapane e coraggio di zucchero filato. Poverini, questi politici forensi di Vallombrosa. Che brutta cosa… ragionare su una rosa e non sapere dire qualcosa che parli della rosa.

Penitenziagite. Downshifting is the way.

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