L’uomo che vedete in questa foto è l’attuale delegato del COA di Napoli al Consiglio Nazionale Forense. Cioè… è colui che i Consiglieri napoletani, anni fa, nella loro AUTONOMIA (ahauahuh) scelsero di indicare per il CNF, con queste parole: “Tu, Francesco… sarai l’uomo che tutelerà gli avvocati napoletani a Roma…”
Da quel momento… di “Ciccio a’ promessa”, così detto, per la sua abilità nel promettere posti a tutti gli esponenti della sua corte dei miracol…ati… ne abbiamo perso ogni traccia. SPARITO… dissolto. Non un articolo di giornale, una presa di posizione, un afflato, un sussulto intellettuale.
Ora, io e Francesco ci conosciamo bene. Ho cominciato a fare politica forense quando lui era il padrone del Foro di Napoli e lui mi ha “visto crescere”. Ha sempre avuto nei miei confronti un atteggiamento di prudente distacco, comportandosi come il padrone che non deve avere a che fare con il ragazzino che minaccia il suo regno. L’ho apprezzato per questo. Ci salutiamo cordialmente, anche se io non gli risparmio strali.
Orbene… ieri Ciccio a’ promessa era in Tribunale, e ieri si svolgeva un’assemblea fondamentale per l’avvocatura napoletana. Consapevole che nessun consigliere attuale abbia l’autorevolezza per prenderlo per le orecchie, dirgli: “Né sicchio e nafta… vienetenne a t’assettà… piglia a parol…. dic na cos… ch sang i na culonna…”, mi chiedo… come mai Ciccio, ANCHE IERI… non ha sentito il bisogno di essere al fianco dei suoi rappresentati?
Caro Francesco, un tempo eri il padronde del Foro di Napoli. La tua politica, devastante per l’avvocatura napoletana, ha messo mediocri pedine nelle istituzioni nazionali. L’attuale Consigliera d’amministrazione napoletana in Cassa Forense ne è un fulgido esempio. Tu stesso hai fatto una colossale fetecchia… riuscendo non solo a farti “trombare” da Mascherin… (avessi detto Cavour) alla Presidenza del CNF… ma perdendo PURE la vicepresidenza… che spettava ad un napoletano ed era CERTA, prima che la tua ambizione personale relegasse Napoli FUORI dai giochi.
Il mio primo “Tizio, Caia e Sempronio” ti fece molto arrabbiare. Questo però è peggio. Francamente trovo triste, avvilente, mortificante, la tua assenza dalla vita dell’avvocatura napoletana, il tuo trascinarti, silente e inutile, in cerca di una riconferma in un posto in cui attualmente, novello Herbert Ballerina… fai l’usciere (cit.).
Non capisco perché, in ossequio alle tue parole, tu non capisca che hai ABBONDANTEMENTE fatto il tuo tempo, con risultati catastrofici per l’avvocatura napoletana ed italiana, e faccia altro.
Ricordi? Ci conoscemmo all’assemblea del bilancio del 2014. Mi invitasti a votare per l’unità del Foro, dicendomi che i nemici erano “fuori”, ma ammettendo che avevo ragione, che ci voleva “rinnovamento e discontinuità”.
Ecco… sono passati tre anni, facevi il Consigliere dell’Ordine quando io ero appena praticante… nel 2006.
Ciccio… la domanda è d’obbligo: ma quando te ne vai… e la facciamo davvero sta discontinuità? No Francè… perché CREDIMI… per gli avvocati napoletani… che tu ci sia.. o che non ci sia… è proprio la stessa cosa.
SUDARIO.