1. Tutte le associazioni forensi che vogliano dirsi “rappresentative” dovrebbero pubblicare sul proprio sito internet il bilancio e l’elenco dei soci, specificando i contributi ricevuti dall’Ordine Forense;
2. Lo status di “associazione maggiormente rappresentativa”, che il Consiglio Nazionale Forense attribuisce ai propri sodali va cancellato dall’ordinamento. La rappresentatività delle associazioni va dimostrata con il numero dei soci e con i delegati eletti al Congresso Nazionale;
3. Tutti i Consigli dell’Ordine italiani dovrebbero dotarsi di protocolli interni al Foro di appartenenza, che impediscano il riconoscimento politico di associazioni di facciata, prive di un numero minimo di soci o di delegati congressuali eletti nel Foro di riferimento;
4. Eventuali contributi dell’Ordine Forense alle associazioni vanno attribuiti sulla base di criteri equi e trasparenti, stabilendo stanziamenti preventivi, che vengano assegnati su progetti, con la partecipazione di tutte le associazioni rappresentative nei singoli Fori o sul piano nazionale;
Nuova Avvocatura Democratica è convinta che la corruzione delle associazioni forensi italiane sia uno degli elementi che le porta ad essere complici del regime dell’istituzionalizzazione forense. Contro i meccanismi della corruzione associativa porteremo avanti una battaglia ferma e radicale, come è nel nostro DNA.
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